Tarte tatin di mele senza glutine

tarte tatin

Tarte Tatin è il nome di una famosissima torta di origine francese diventata nota anche come “torta di mele rovesciata”. La versione che propongo è leggermente diversa dalla ricetta originale, che prevede la pasta brisé. Questa invece ricorda piuttosto la torta all’ananas con il caramello, è più semplice e veloce da preparare ed è comunque rovesciata. Read more

La gastroscopia per la diagnosi di celiachia

Oggi voglio spendere due righe sugli esami da fare per la diagnosi della celiachia: le analisi del sangue e la gastroscopia. Se le analisi del sangue ormai non preoccupano più nessuno, escluso chi ha paura degli aghi, quando si parla di gastroscopia un po’ di tremorino e sudorino freddo viene a tutti.

Ho scoperto di essere celiaca 6 anni fa, avevo 25 anni e feci la gastroscopia insieme a mia madre, anche lei sospetta celiaca.
Voglio subito rassicurarvi: non è niente di preoccupante, non è doloroso ma dà solo un po’ di fastidio. La cosa che dovrebbe tranquillizzarvi è che non dura più di 5 minuti tra entrare, fare l’esame e uscire.
La gastroscopia viene eseguita a digiuno e ci sono due o tre alternative, così almeno mi disse il gastroenterologo.

duodeno_wiki

Come funziona

Potete eseguire l’esame con diversi tipi di sedazione, di solito viene deciso insieme al medico gastroenterologo.
A seconda del livello di sedazione però, nelle ore successive è fortemente sconsigliato guidare, mangiare o svolgere molte altre attività.
In alternativa è possibile usare un anestetico locale spruzzato sulla lingua. Io scegli questa opzione e così anche mia mamma.
Perché? Feci questo semplice ragionamento:

3 minuti di sedazione per fare l’esame, hanno come conseguenza ore e ore di impedimento/handicap psicofisico.
Ne vale veramente la pena? Alle ore di rincoglionimento post esame ci aggiungerei anche le eventuali ore trascorse in sala d’attesa prima dell’esame. Mettiamocene 2 ore di attesa (a stomaco vuoto) come media degli ospedali italiani.
Ripeto, ne vale la pena? Secondo me no, a meno che non si abbiano particolari patologie e in questo caso vi consiglierà il medico.

Il mio esame, ovviamente, fu più veloce dell’attesa. Avevo la gastroscopia alle 11 con mia madre, anche lei futura celiaca, ed eravamo digiune dalla sera prima. Dopo un’ora di attesa continuavo a vedere gente che usciva dalla stanza addormentata su un lettino, non solo persone anziane ma di tutte le età.
Avevo talmente fame che avrei mangiato anche il tubicino della gastroscopia, se solo fosse stato commestibile.
Alle 14 finalmente mi chiamarono. Il gastroenterologo mi pose il quesito sul tipo di sedazione da fare. Ma la mia domanda fu una soltanto:

Quando esco da qui posso anche mangiare? Sì.
Ok. Vada con lo spray.

E non me ne sono pentita.
L’esame consiste nello sdraiarsi su un lettino, mi pare girata di fianco, il gastroenterologo inserisce un piccolo tubo in bocca. Attraverso un monitor i medici raggiungono lo stomaco e la prima parte dell’intestino (duodeno). Da qui prendono un piccolissimo campione (biopsia) per analizzarlo e verificare se siete celiaci. Questo esame serve per valutare lo stato dei vostri villi intestinali.
Durante l’esame il gastroenterologo inserisce un po’ d’aria nello stomaco per vedere meglio il vostro stato di salute. Anche questo passaggio non è assolutamente doloroso, sentirete solo un po’ di fastidio e gonfiore allo stomaco.
La biopsia non è dolorosa, ma per alcuni può essere fastidiosa. Ma provate a pensarla diversamente: ci facciamo tatuaggi, piercing, cerette, partoriamo (noi donne) sono tutte cose estremamente dolorose. Che sarà mai un esame che dura solo qualche minuto?

Fine. L’esame dura davvero pochi minuti.

A cosa serve la gastroscopia

Ricordatevi che questo esame è essenziale per ottenere una diagnosi certa della celichia e poter così usufruire dei buoni per l’acquisto di prodotti senza glutine rilasciati dalla vostra ASL di competenza. Evitare di pagare 3-4 euro per mezzo chilo di pasta, ogni volta che vi viene voglia di farvi uno spaghetto senza glutine, forse vi aiuterà ad eseguire la gastroscopia.

In bocca al lupo!

Pasta al salmone con latte di cocco e menta

pasta al salmone

Mi piace molto la pasta con il salmone ma non amo tanto la panna da cucina. Trovo che sia un po’ pesante e copra troppo i sapori, è anche vero che essendo intollerante al lattosio cerco di evitarla più che mai.
Ieri sera ho organizzato una cenetta tra amici e ho pensato di provare la pasta al salmone con il latte di cocco al posto della panna. Read more